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Inaugurazione mostra personale di Claudio Signanini

Inaugurazione mostra personale di Claudio Signanini

Giovedì 25 settembre 2014 alle ore 21 presso la nostra Sala Blu avrà luogo l'inaugurazione della mostra personale dell'artista cuneese Claudio Signanini.

"La pittura di Claudio Signanini è un’immersione nel volto pop della figurazione contemporanea e nella contaminazione con un fare pittura appassionato e “caldo”, che sa congiungere con maestria il guizzo liberatorio del segno lineare anche più canzonatorio (da irriverente graffito di strada) con il sensibile rapprendersi e incresparsi dei colori, ora diafani ed eterei, ora accesi di cromie dissonanti.

Non si può che restare attratti dai suoi giochi di finzione visiva, costruiti attraverso un’abile utilizzo del medium pittorico, applicato sapientemente su materiali comuni di scarto, come tavole di legno usate o cartoni da imballaggio, in unione con ritagli fotografici prelevati da rotocalchi ordinari, che ne costituiscono i substrati figurativi, dissimulati o modificati ad hoc secondo le intenzioni espressive dell’artista. Il senso delle immagini si lascia inseguire, sfiorare, ricercare, senza che si possa afferrarlo o svelarlo compiutamente nelle sue implicazioni psicologiche profonde. In apparenza, non si è di fronte ad altro che a combinazioni di tecniche pittoriche e linguaggi formali in interazione reciproca tra loro, fondate sull’incontro o, meglio, sul flusso continuo di interscambio tra iconismo e aniconismo, tra materie e segni che scorrono, graffiano, velano o si raggrumano intorno a vaghi profili di donne seducenti. Ecco, proprio queste effimere apparizioni di bellezza muliebre non lasciano indifferenti. Ai nostri occhi si dispiegano parvenze di donne dall’aspetto mitico, rese con forme ibride, metamorfiche, composte da silhouettes conturbanti di donne-angelo o da figure ineffabili di donne-animali. Signanini dà vita a vere e proprie tessiture visionarie di ‘tipi’ antropologici femminili, che si lasciano soltanto intravedere attraverso il movimento fluido delle pennellate, intinte di squillante e vaporosa materia colorata.

Claudio, da ultimo, ha vagheggiato infatti l’ideazione di una galleria di ritratti di una specie tutta sua di femmes-fatales o, se si vuole, di bad girls riconsiderate in un’intrigante e significativa forma di mutazione fisica. A un primo sguardo, si ha l’impressione di essere al cospetto di una serie rappresentativa di giovani fanciulle assimilabili a moderni esemplari delle mitiche ninfe, attraenti e gioiose. A un esame più attento, invece, ci si accorge che si tratta piuttosto di un insieme variegato di avvenenti ragazze, sulla cui pelle si distinguono le tracce inconfondibili della loro doppia natura, umana e animale, che le assimila a conturbanti esseri magici cantati nei racconti africani tradizionali. L’Africa e la sua aura primordiale inquietante e coinvolgente sono cari all’artista cuneese. E non manca certo di sorprendere la conoscenza di credenze come quelle tipiche dell’Africa centrale, seconde le quali certe donne che si dipingono di terra bianca possono mutarsi in leone. Sinfonie di gialli, di rossi e di verdi, unite a fantasmagorie di piume colorate, incorniciano, quindi, i volti e i corpi di un’ammaliante tribalità, che i supporti cartacei e lignei esaltano nella loro elementarità formale e materiale.

Tutti allora possiamo addentrarci in questi microcosmi di essenze femminili universali, per assistere a rappresentazioni ancestrali con maschere e trasformazioni, che fanno trapelare la forza archetipica della natura, secondo i riti e le modalità di un pensiero tipicamente “selvaggio”, spontaneamente ed esemplarmente incarnato nell’opera pittorica di Signanini."

(Enrico Perotto, critico d'arte)

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