Un'estate da... sogno per i più grandi

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Marissa Stapley
LA LOCANDA DEI RICORDI D'ESTATE

LA LOCANDA DEI RICORDI D'ESTATECi sono luoghi che hanno il potere di curare ogni ferita. Per Mae, quel luogo si chiama Alexandria Bay, la cittadina a nord di New York dove è cresciuta insieme ai nonni, che da sessant'anni mandano avanti con passione Summers' Inn, la locanda sul fiume. Lì sono di casa le sue memorie più care: il primo amore, il calore della famiglia, i pochi ricordi della mamma - con quei suoi consigli su «cosa fare quando fuori piove», quasi perle di saggezza per affrontare le piccole delusioni della vita. Ed è proprio lì, quindi, che Mae si rifugia il giorno in cui scopre che il suo futuro marito è sparito nel nulla, lasciando in bancarotta lei e tutti gli amici che avevano investito nella loro società. Ma le cose non sono più come prima. O forse è Mae a vederle sotto una luce diversa, adulta. Alla locanda, la nonna sta perdendo la lucidità di un tempo; sembra vivere in un passato di cui ricorda nitidamente ogni dettaglio e dal quale emerge all'improvviso, senza filtri, una rivelazione sconvolgente. In città, intanto, un incontro fortuito con Gabe, il suo primo grande amore, costringe Mae ad affrontare una volta per tutte la verità sulla fine della loro storia. Davanti a lei ci sono i segreti di una vita intera: un labirinto oscuro che dovrà attraversare se vorrà ritrovare la felicità per sé e la sua famiglia. Perché, se è vero che la casa è dove ti porta il cuore, a volte quel cuore ha bisogno di amore, perdono e buona volontà per rimettere insieme tutti i pezzi perduti per strada...

Mirko Zilahy
COSÌ CRUDELE È LA FINE

COSÌ CRUDELE È LA FINEIn una Roma attraversata da omicidi silenziosi ed enigmatici, che gettano una luce nera sulla città, il commissario Mancini per la prima volta dopo molto tempo accoglie la sfida con nuova determinazione. Perché ora Enrico Mancini non è più l'ombra di se stesso: supportato dalla psichiatra della polizia che l'ha in cura, e affiancato dalla fedele squadra di sempre, si lancia alla ricerca di indizi che gli permettano di elaborare il profilo del killer. Costretto a rincorrere l'assassino passo dopo passo, vittima dopo vittima, tra i vicoli e le rovine della Roma più antica e segreta, il commissario capisce ben presto che il killer è anomalo, sfuggente come un riflesso. E in un gioco di specchi tra presente e passato, tra realtà e illusione, la posta finale non è solo l'identità del serial killer, ma quella dello stesso Mancini.

Anne Ostby
FRAMMENTI DI FELICITÀ

FRAMMENTI DI FELICITÀNel bel mezzo dell'oceano Pacifico c'è una piccola isola dove la terra incontra il cielo e il mare è così cristallino da riempire gli occhi di meraviglia. È qui che Kat ha scelto di vivere trovando nelle onde calde di sole e nelle distese di sabbia bianchissima frammenti di una felicità più grande. Una felicità costruita con pazienza, pezzo dopo pezzo, e che ora è pronta a condividere con le amiche di una vita. Per questo invia a ognuna di loro una lettera: per sfidarle a rischiare, a lasciarsi alle spalle tutto quello che non ha funzionato e ricominciare insieme all'ombra delle palme fijane. Nessuno saprebbe resistere a una proposta tanto allettante. Nemmeno Sina, madre single con un figlio egoista e arrogante. O Maya, a cui la vita sta scivolando tra le dita un poco ogni giorno. O ancora Ingrid, troppo abituata alla solitudine, e Lisbeth, prigioniera delle apparenze. Armate solo di intraprendenza ed entusiasmo, le quattro amiche trovano il coraggio di trasferirsi sull'isola e, sotto la guida sapiente di Kat, danno vita a una piccola fabbrica di cioccolato. Un luogo speciale, dove imparano a racchiudere in bocconi cremosi e vellutati tutto il loro amore per la vita. Un luogo dove, istante dopo istante, avvolte dall'aroma intenso del cacao, riscoprono una nuova forma di leggerezza e arrivano a gustare il sapore dolce della libertà. Ma anche in un paradiso come questo, dove il tempo sembra essersi fermato in un eterno presente, è impossibile non fare i conti con l'ombra lunga del passato. Sina, Maya, Ingrid, Lisbeth e la stessa Kat non tarderanno a confrontarsi con i segreti che ognuna di loro si porta dentro e che rischiano di mettere a dura prova il loro legame e tutto quello che hanno costruito insieme.

Louis Oreiller, Irene Borgna
IL PASTORE DI STAMBECCHI. Storia di una vita fuori traccia

IL PASTORE DI STAMBECCHI. Storia di una vita fuori tracciaNella sua valle, sa il carattere di ogni canalone, di ogni balza di roccia. Riconosce le volpi, i camosci, le vipere, i gipeti. Può chiamare per nome ogni valanga. La montagna per Luigi Oreiller non è una sfida, né una prestazione. È la sua casa di terra e di cielo, un orizzonte a cui appartenere. Luigi nasce nella povertà e cresce con la guerra. Valdostano ma "anche" italiano, trascorre i suoi 84 anni a Rhêmes Notre Dame, venti comignoli rubati alla slavina al fondo di una valle stretta e dal fascino selvatico, su un versante Parco del Gran Paradiso sull'altro riserva di caccia. Da ragazzo, armato dalla fame, è cacciatore, contrabbandiere, manovale. Quando diventa guardiaparco e poi guardiacaccia, cambia sguardo. Dietro le lenti del cannocchiale, nelle lunghe solitarie giornate di appostamento ai bracconieri, diventa il signore delle cenge, segue il volo delle aquile e sperimenta un qualcosa di molto simile all'amore. Stagione dopo stagione, trasforma gli alberi in sculture, "scava" tassi e marmotte, parla con i cani, le mucche, le galline. A volte anche con gli uomini. Quello di Oreiller è un mondo ormai perduto, travolto da una modernità senza pazienza, da un fiume di gente che torna ma non resta. Eppure, nei suoi occhi, nelle sue mani nodose e forti, tutto ha ancora memoria e lui ha memoria di tutto. Le sue parole, consegnate a chi, come Irene Borgna, le sa ascoltare, conducono lontano, fuori traccia, tra valichi nascosti. E segnano il tempo, come gli anelli di un tronco, come i cerchi sulle corna di un vecchio stambecco.

Giuseppe Grinza
DON PRUSÔT E IL DELITTO ALLA BOCCIOFILA

DON PRUSÔT E IL DELITTO ALLA BOCCIOFILAPravorino agli albori degli anni Cinquanta è un tranquillo paese della pianura piemontese. Don Giuseppe Cordero, detto don Prusôt, è il prevosto della comunità. Amico dei facili equilibri, delle quiete digestioni e del sonno sereno dei giusti, don Prusôt detesta i cambiamenti, soprattutto quelli repentini. Un'idea del vescovo lo mette in conflitto con il presidente della locale bocciofila sita su terreno parrocchiale. La pace è finita. Cominciano le rogne. E anche ai carabinieri vengono segnalati strani avvenimenti. Nel susseguirsi di situazioni esilaranti e in parte tragicomiche, complicate dal pettegolezzo delle affiliate al Club delle Pie Pepie, riuscirà l'infallibile fiuto del maresciallo Contini a sbrogliare la matassa?

Brunonia Barry
LA NARRATRICE SCONOSCIUTA

LA NARRATRICE SCONOSCIUTACi sono ombre che si aggirano vicino a noi, che avvolgono la nostra vita e che non diventeranno luce fino a quando non lo decideremo. In "La narratrice sconosciuta" di Brunonia Barry, Callie viene perseguitata da un grido, quel grido che ha cambiato per sempre la sua esistenza di bambina e forse è destinata a cambiare anche quella di adulta. Aveva solo sette anni quando nella baia di Salem, in una notte nera e senza stelle, un suono di terrore squarciò il mare e la scogliera in cui Callie si trovava. La bambina si trovò infatti davanti tre donne morte e la sola a sopravvivere, Rose, riuscì a portare Callie in salvo. Ma cosa successe veramente? Chi le uccise? Quella bambina, ora diventata adulta, non è mai riuscita a scoprire la verità, qualcuno l’ha sempre voluta celare e ora il passato è tornato a perseguitarla dopo vent’anni. E allora per Callie è giunto il momento di riffacciarsi a Salem a finire quello che aveva iniziato: la ricerca di un perché e di una spiegazione plausibile a tutto quell’orrore. Ora la ragazza è accusata di omicidio perché un ragazzo è morto in modo sospetto e la possibile omicida è proprio lei. Ma non può essere. E cosa c’entra tutto questo con quello che accade vent’anni prima? Un grido unisce il passato e il presente in La narratrice sconosciuta di Brunonia Barry, un grido nero, di orrore, di terrore e che precede sempre la morte.

Daniel Sanchez Pardos
LA DAMA DI BARCELLONA

LA DAMA DI BARCELLONABarcellona strega e rapisce in tutti i romanzi e lo fa anche nel thriller gotico di Daniel Sanchez Pardos La dama di Barcellona. Nel 1854 la città catalana è distrutta dal colera e dalla fame, ma a queste si aggiunge anche la terribile paura di essere ammazzati. Dopo il ritrovamento del cadavere di una donna in fondo ad un pozzo putrido, tutta Barcellona è in allarme. La morte della giovane è avvenuta in modo terribile dopo tante sevizie e torture. Ma chi può aver fatto questo se non una mente segnata dalla follia? Octavio Reigosa viene chiamato a risolvere il caso e l’unica cosa che può fare è cercare di capire la scia di sangue che bagna la sua adorata città. L’ispettore del Corpo di vigilanza però non sa che pensare perché dopo il ritrovamento della ragazza morta alcuni miracoli danno luce a Barcellona. Lui è un miscredente e difficilmente si fa abbindolare dalle dicerie e dalle stranezze, ma le cose che vede sono talmente impossibili che non possono essere altro che miracoli. Proprio per questo chiama in suo aiuto Andreu Palafox, un chirurgo giovane e già affermato, che ha sperimentato le più strane tecniche di medicina e che nasconde un segreto che non vuole rivelare al mondo: riesce a vedere il passato. Grazie alle sue capacità il caso di Reigosa riuscirà a trovare una strada verso la sua risoluzione, ma lo farà in modo inaspettato, tra benedizioni, maledizioni e miracoli tra i vicoli di una Barcellona sempre affascinante e misteriosa. Daniel Sanchez Pardos ci regala così due protagonisti nuovi, due eroi del crimine e della fede nella giustizia in La dama di Barcellona.

Gail Honeyman
ELEANOR OLIPHANT STA BENISSIMO

ELEANOR OLIPHANT STA BENISSIMOMi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent'anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient'altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D'improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.

Antonio Valerio Ferrero
INATTIVI DIGITALI

INATTIVI DIGITALILA QUANTITÀ DEL TEMPO CHE TRASCORRIAMO IN RETE STA CRESCENDO GIORNO DOPO GIORNO CON UNA LOGICA INVERSAMENTE PROPORZIONALE ALLA QUALITÀ. Una tempesta digitale, repentina e improvvisa ci ha colti di sorpresa, investiti, storditi; siamo in balia di tecnologie che ci stanno narcotizzando e rendendo dipendenti. La trasformazione in atto della nostra società, che doveva portare con sé il sogno di una nuova generazione di “Nativi Digitali” interconnessi, cittadini del nuovo mondo, pronti per le sfide di domani, rischia di trasformarsi in un incubo, dove proprio questo cambiamento potrebbe dare vita ad un ammasso di futuri “Inattivi Digitali”, una generazione di caproni, alienati e massificati, senza personalità, né potere di libero arbitrio. Questo libro vuole essere a tutti gli effetti una sorta di manuale di “sopravvivenza” al prossimo decennio digitale, un manifesto di autodisciplina da leggere mentre siamo tranquillamente seduti sulla spiaggia con il cellulare in mano, in attesa dello tsunami di dati che inevitabilmente si abbatterà sulle nostre vite nei prossimi anni. Partendo dalla consapevolezza che siamo alle porte di un’era fantastica, ricca di scoperte, innovazioni e nuove frontiere da esplorare, non dobbiamo perdere di vista i pericoli che tali cambiamenti potrebbero rappresentare per ognuno di noi, per tornare ad avere il controllo della nostra vita!

Michele Bracciotti
IL GRILLOTALPA

IL GRILLOTALPAForse Corso Ciuti non ha tutti i torti quando si rifiuta di fare il suo mestiere di entomologo, perché stavolta la ricerca dell'insetto che sta divorando le patate di un arcigno contadino lo coinvolgerà in una vicenda davvero pericolosa. L'incontro casuale con una misteriosa ragazza muta genera in Corso una curiosità che si trasformerà in affannosa ricerca, quando la "voce" prenderà ad urlare implacabile nella sua mente. L'amicizia di vecchia data che lo lega all'agente di polizia Giorgio Lentini sarà messa a dura prova dalla caparbietà del protagonista: il suo volersi immischiare in un'indagine che coinvolge personaggi appartenenti ad un mondo dominato dalla violenza, dove l'ombra lunga della guerra trascina con sé rancori mai sopiti, porterà la storia verso un finale inatteso e sorprendente, nel quale tutti troveranno la loro personale redenzione.

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