Per ordini e informazioni, scrivere un'email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Verde Irlanda!

Dublino 90

Venerdì 24 novembre 2017 ore 18:00 in Sala Blu
Divanetto d'autore con Francesco Scarrone
Presentazione del libro "Dublino 90"

Introduzione e presentazione della mostra fotografica "Hidden Ireland"
a cura di Marco Dadone

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

Verde Irlanda! Verde come un campo da calcio (irlandese) e verde come le mille sfumature immortalate dalle fotografie in esposizione. Inoltre, direttamente dal calderone celtico, gli haiku irlandesi (piccole composizioni di tre versi di 17 sillabe) che racchiudono frammenti d'Irlanda, composti da Maria Fantini.
Un invito a incontrarsi in Sala Blu, nelll'occasione trasformata in pub, per condividere immagini, pensieri, storie e ricordi di una terra capace di trasportarci in una dimensione... da sogno!

L'evento sarà "riscaldato" da una serie di assaggi di vero whiskey irlandese, insieme ad una "lezione breve" sul modo migliore di gustarlo!

Irlanda 90
Con le parole dell'autore: "Irlanda 1995. Dopo esser stato squalificato per aver truccato una partita, il calciatore Ted Sullivan viene reintegrato in squadra nel tentativo di salvarla dalla retrocessione in una stagione fallimentare. Ma gli anni sono passati, per lui e per gli altri, e il calcio non è l'unica preoccupazione che affligge Bob MacDermot, l'estroverso allenatore dei Ramblers, che coinvolge Sullivan in una serie di scapicollate situazioni alla ricerca di una salvezza innanzitutto finanziaria: strangolati da banche, creditori e commercialisti usurai. Una rappresentazione della società e della nefasta realtà economica attraverso le gesta calcistiche d'un gruppo di eterogenei disgraziati che sanno rispondere alle difficoltà della vita, colpo su colpo, con umorismo e ironia. Il calcio diventa così una metafora pregnante dell'esistenza e delle relazioni umane in cui il protagonista, Ted Sullivan, si troverà a fare i conti con i propri fallimenti e la possibilità di una rivincita forse possibile, forse inarrivabile, sicuramente inaspettata. Dopo aver trascorso anni della mia vita a Dublino, ed averne ricevuto una fondamentale influenza culturale e letteraria, sopratutto nel campo dell'umorismo nero (Irish Black Humour) che sa prendere e prendersi in giro, ho ritenuto che la Dublino dei primi anni '90 potesse essere il luogo ideale per ambientare una storia di fallimenti, rivincite e sconfitte. Erano infatti anni in cui l'Irlanda viaggiava ancora a due velocità: c'era il fantasma di un paese povero e il sogno della Celtic Tiger. C'erano banchieri che imperversavano e sognavano l'economia globale, ma allo stesso tempo la società era ancora formata dal retaggio di otto secoli di dominazione britannica e almeno tre recessioni alle spalle. Chi ha visto The Commitments di Parker, o ne ha letto le gesta nei volumi di Roddy Doyle, sa perfettamente a cosa mi riferisco. E' a quel mondo irlandese, quello dei Roddy Doyle, dei Brendan O'Carroll, delle parole accartocciate in una pinta nei pub di Dublino nord, e perché no, in certi scritti di Flann O'Briann, o del più recente Adrian Kenny, che si ispirano queste pagine. Oltre che essere impregnate delle suggestioni di un'Irlanda oggi scomparsa. Se cercate traccia di Grafton Street, Steven's Green o Temple Bar, be', qui non ne troverete l'ombra. Questo è un ritratto della Dublino proletaria dei Liberty's e degli O'Deveney's Garden. Da qui la scelta di un linguaggio diretto, burlesco e sfacciato, ricco di dialoghi e impostato su una linguistica anglosassone di cui, talvolta, lo scritto si fa quasi traduzione, proprio per ricreare nelle espressioni quell'alone di realtà di cui ogni storia è alla ricerca.
La scelta, dunque, della riduzione delle descrizioni ai minimi termini, è tutt’altro che casuale, finalizzata proprio a ricreare la ritmica linguistica della letteratura irlandese contemporanea. Le vicende economiche dei protagonisti sono drammaticamente reali. Nessun commercialista è stato maltrattato durante la stesura di questo testo".

Francesco Scarrone ha scritto per il cinema e per il teatro. Ha sceneggiato il film The Repairman per la regia di Paolo Mitton e il docufilm 78 per Alice Filippi. Arno Klein ha rappresentato le sue opere Seguendo il sentiero dei nidi di ragno, Fleurs, Storie nascoste, Un destino dispettoso e Un’isola affollata. Ha scritto Ecuba - ovvero il banchetto dei morti per Franca Nuti e Il Mulino di Amleto. Sempre per Il Mulino di Amleto ha vergato Sotto questo tetto maestoso di fuochi dorati. Ha pubblicato il libro Di lama e d'ocarina con la Gorilla Sapiens Edizioni. Diversi brani di Di lama e d’ocarina sono stati musicati e portati in scena dal gruppo di tango MaMaGré dando vita uno spettacolo teatrale: Il più grande tanguero della Pampa, tradotto anche in francese.
Dublino 90, romanzo per la Rogas edizioni, è il suo primo romanzo.

Marco Dadone è un fotografo appassionato dei luoghi selvaggi e mistici di Bretagna, Scozia e Irlanda, negli ultimi anni ha ricevuto alcuni importanti riconoscimenti internazionali e collabora con la casa produttrice di ottiche e macchine fotografiche Sigma, che utilizza la tecnologia esclusiva del sensore di tipo Foveon, a consentire una resa particolarmente vivida e tridimensionale delle immagini.
Proprio con Sigma-Imaging-UK è stato appena pubblicato il suo articolo fotografico Hidden Ireland sulla prestigiosa rivista inglese LANDSCAPE PHOTOGRAPHY MAGAZINE (numero di novembre 2017).

Share