Per ordini e informazioni, scrivere un'email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Quando l'Anticristo passò da Vallegrund

Quando l'anticristo passò da VallegrundAnno 1908.
Vallegrund è un piccolo paese di montagna, abitato da gente semplice che si contenta di una vita semplice, anche se difficile.
Un giorno in paese, dove non succede mai nulla, sparisce una gallina.
L'avvenimento, di per sé banale, dà l'avvio ad altre misteriose sparizioni che scuotono la comunità.

I sospetti per la catena di misfatti cadono su un individuo di nessuno, indifeso ed indifendibile, che in paese viene chiamato "il Matto", e sul suo cane dal nome improbabile.
Quando viene ritrovato il proprietario della gallina scomparsa, sfracellato sul fondo di un precipizio chiamato "Salto della Vecchia", gli abitanti di Vallegrund sembrano perdere la testa.
Chi è colpevole di questa morte?
E' vero che il Matto ed il cane parlano tra loro?
Davvero l'Anticristo è arrivato a Vallegrund?

Abbiamo mistero, delitto, personaggi curiosi e un pizzico di comicità, il tutto in un contesto alquanto bucolico e denso di mondanità, e già tante domande che portano il lettore a buttarsi tra le pagine per trovarne le risposte...

Il libro, un "giallognolo" come ama definirlo il suo autore, esordisce con la lista dei personaggi, in seconda pagina, scelta stilistica derivata sicuramente dall'esperienza teatrale di Michele Cremonini Bianchi.
Segue una nota dell'autore, il quale ci tiene a precisare che inesattezze, anacronismi e forzature sono state frutto di un'accurata selezione, e conoscendolo non poteva essere diversamente, oltre che a fornire qualche indizio sui luoghi e i tempi che hanno ispirato l'ambientazione, tanto che penso che quest'opera si possa tranquillamente definire romanzo storico, perché ne svolge esattamente la sua definizione di trasmettere lo spirito, i comportamenti e le condizioni sociali di un'epoca passata, pur rendendosi assolutamente coinvolgente e mai noioso.

E poi ecco che si comincia, non catapultati ma piuttosto condotti per mano dentro il piccolo universo di Vallegrund, con i suoi personaggi, ognuno con qualche bizzarra abitudine, ma soprattutto tutti contraddistinti da tante imperfezioni, il che li rende così piacevolmente (ma non sempre) umani agli occhi di chi legge.
Le risate cominciano a scrosciare già dalle prime pagine: impossibile trattenersi dal ridere sonoramente durante qualche peripezia del sindaco Olindo alle prese con le bizzarre peculiarità dei suoi compaesani.
Il Matto e il suo cane sono invece personaggi che stimolano una grande simpatia e tenerezza, e forse qualche nota di invidia per quel rapporto così speciale quanto unico.
E' interessante anche il fatto che non si avverte da subito la chiara presenza di un vero protagonista, forse da metà in poi è più chiaro che il titolo di protagonista se lo merita solo chi ha più sale in zucca, e non necessariamente perché è sindaco o perché è (considerato) Matto.

Parlando di tematiche, può risultare più o meno evidente la visione critica dell'autore nei confronti dell'umanità, la tendenza della gente a essere "pecorona" e seguire la corrente, e questo riesce ad esprimerlo anche solo in 5 parole piazzate ad arte: "Segno di croce. Così sia."
C'è qualcuno che però a volte si salva pensando con la propria testa e che nel suo piccolo può scoprire di essere una sorta di eroe. Quindi critica sociale, ma anche un po' politica, compresa una polemica contro il bigottismo ottuso di certi elementi, sapientemente esasperato fino alla caricatura.

Un'opera senza dubbio molto curata e di quelle che dopo averle lette ti fa davvero piacere averlo fatto, con un po' di rammarico per il fatto che sia (già) finito.

(Liberamente tratto da "This is the part of me", il blog di Charlie Curtis, attrice nella Compagnia AnubiSquaw)

Acquista subito questo libro online o contattaci per prenotarne il ritiro in libreria!

Share